Da repubblica.it la controreplica di Mancuso alla Mondadori, che potete leggere QUA per intero.
Cara Mondadori, per le leggi
il tuo sarto è proprio su misura
di VITO MANCUSO
Cara Arnoldo Mondadori Editore, penso sia capitato a pochi di venire chiamato per nome da un'entità impersonale come una Società per Azioni, com'è avvenuto ieri a me con la Vostra lettera: "Caro Mancuso... firmato: Arnoldo Mondadori Editore". Ora sono un po' a disagio perché non so bene come rispondere (come ci si rivolge a una SpA?) e se uso l'antiquato Voi è perché non trovo di meglio.
Sento però che già in questa Vostra confusione di generi letterari tra l'epistola, dove ci si rivolge all'interlocutore in modo personale e si firma in prima persona, e il comunicato ufficiale, che non conosce legami e firma istituzionalmente, c'è qualcosa di stonato. Tanto più se si considera che a essere in gioco è un'editrice che fa della letteratura e della poesia, e dei rapporti personali con gli autori, il suo punto forte.
Ma entrando nel merito vi sono alcune cose nel Vostro scritto, cara Arnoldo Mondadori Editore, che a mio avviso non convincono.
[...]
La Vostra lettera a me ieri pubblicamente indirizzata si concludeva dicendo: "Vorremmo rassicurarla sul fatto che la Mondadori è e resta quella che lei è abituato a conoscere". Per tutte le ragioni dette, io non mi sento per nulla rassicurato. Voi sapete che oltre al tribunale esteriore esiste un tribunale interiore. Col tribunale esteriore si può venire a patti pagando qualche milione di euro. Col tribunale interiore no.
La parte centrale dell'articolo la potete leggere QUA.
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