mercoledì 2 settembre 2009

Videocracy




Un articolo su BBC News tradotto da Italia dall'Estero:

La TV di stato italiana rifiuta di trasmettere il trailer di un film in cui compare il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, asserendo che è “offensivo” per la sua reputazione.

Il trailer di Videocracy mostra donne decisamente discinte e statistiche che evidenziano come l’Italia abbia un basso punteggio nella classifica della libertà di stampa e informazione. Il regista Erik Gandini afferma che il proprio lavoro, in uscita in anteprima al Festival del Cinema di Venezia, parla della cultura italiana in generale.

Anche Mediaset, l’azienda di Berlusconi che gestisce i canali della TV privata italiana, si è rifiutata di mostrare il trailer.

La televisione di stato italiana, la RAI, ha affermato nella propria lettera di rifiuto che le immagini nella pubblicità del film alludevano a fatti recenti inerenti la vita privata del Presidente del Consiglio italiano.

Messaggio Politico

Ma Gandini rifiuta le accuse secondo le quali il proprio film parli degli scandali, asserendo che questi hanno fatto notizia dopo che il film era stato completato. Ha dichiarato: “E’ un film sul presente. E’ un film che parla di come è diventata l’Italia dopo tutti questi anni. Ovviamente, Berlusconi è nella storia. In Videocracy - ha aggiunto il regista di origine italiana - la chiave del potere è l’immagine. In Italia, da tre interi decenni, un solo uomo detiene il controllo sull’immagine.

I produttori della Fandango affermano di essere stati informati dalla RAI che lo spot promozionale del film, che mostra anche un Berlusconi sorridente, era un messaggio politico diretto contro il governo.

La RAI ha dichiarato che avrebbe trasmesso le pubblicità del film se fosse stato mostrato anche un punto di vista alternativo. Gandini ha precisato che l’azienda televisiva nazionale - il cui presidente deve essere approvato dal governo - e la Mediaset di Berlusconi, forniscono già l’opinione opposta.

“L’altra sponda possiede sei canali che 24 ore su 24 raccontano l’altra versione della storia - queste le sue parole. “Penso che possano davvero permettersi una discussione riguardante queste cose”.

Mediaset e i tre canali nazionali RAI forniscono il 90% delle trasmissioni in chiaro in Italia.

[Articolo originale "Italy TV bans Berlusconi film ad"]

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