domenica 2 agosto 2009

Grillo nazionale (terzo passo)

Beppe Grillo ha comunicato che lancerà un Movimento politico di Liberazione Nazionale. Un movimento a 5 stelle. Chi segue Grillo sa che fa sul serio, che il suo progetto è stato messo su in molti anni di lavoro con contatti professionionali sui temi a lui cari: in primis l'ecologia che creerà un'economia nuova e poi la questione MORALE! Le cinque stelle non sono una novità. Le liste alle scorse amministrative hanno avuto già un certo successo nel loro piccolo, nell'invisibilità della rete mediatica italiana.

Prima di riportare il comunicato politico per esteso vi faccio leggere l'Amaca di Michele Serra del 15 luglio scorso sulla scelta del PD di non accettare la candidatura di Grillo alla segreteria del partito:

"Tra le reazioni dei dirigenti del Pd all' autocandidatura di Grillo, parecchie brillano per rigidità notarile. L' ostilità politica a Grillo (ovvia conseguenza dell' ostilità politica di Grillo) ci sta tutta, e buona parte degli elettori del Pd la condivide. Ma trincerarsi dietro commi e codicilli non sembra, come dire, all' altezza della situazione. E la situazione è che non solo parecchi elettori e iscritti del Pd, ma anche e soprattutto quei milioni di astenuti che guarderebbero a sinistra se la sinistra guardasse anche a loro, hanno nei confronti dell' attuale classe dirigente del partito un atteggiamento che, rudemente, sintetizzerei così: chiunque, tranne voi. Il quasi mezzo milione di voti alla Serracchiani significa soprattutto questo. Non capirlo, e incaponirsi nella difesa a oltranza di un cursus honorum oramai scaduto (vedi quelli che dicono: la Serracchiani deve prima farsi la sua gavetta, come abbiamo fatto noi da giovani), significa non avere capito che la rivoluzione è alle porte. O la si accetta, e la si vive da protagonisti, o la si rigetta e ci si rinchiude in vecchie stanze oramai consumate dall' attesa. Contando ciascuno i suoi pacchetti di iscritti. Possibile che nessuno, da quelle parti, si chieda: moriremo dorotei?"

MICHELE SERRA

Il post di Beppe, il comunicato politico numero ventiquattro:

L'assalto alla diligenza Italia è in corso. Tutti vogliono la loro parte di bottino. Partiti, lobby, criminalità organizzata, interessi locali, gruppi stranieri. Gli unici esclusi sono i cittadini, coloro che si ostinano a chiamarsi italiani e a pagare le tasse. La democrazia è diventato un semplice esercizio di potere. L'economia nazionale una crescita del debito a carico nostro e delle future generazioni. I partiti hanno il potere del debito e lo usano contro di noi. Creano capitoli di spesa per motivi elettorali, di conservazione della loro influenza, come per la Sicilia a cui hanno assegnato quattro miliardi di euro. Il debito pubblico è la risorsa infinita di Tremorti, il Grande Elemosiniere con il debito degli italiani. Da inizio anno il debito pubblico è cresciuto di quasi 90 miliardi. Chi autorizza questa gente a indebitarci? Anche il debito ha un punto di non ritorno, ed è vicino, Tremorti e Draghi lo sanno. Ogni spesa pubblica deve avere una copertura finanziaria, altrimenti è furto con destrezza ai danni degli italiani. Ci aspetta un Autunno Flambè. Le aziende, terminata la cassa integrazione, saranno costrette a licenziare, o a chiudere. Otto milioni di italiani sono poveri. Poveri, ascoltate il suono della parola: Po-ve-ri. Una parola dell'Ottocento, Charles Dickens e le navi di emigranti verso le Americhe. A 150 anni dall'Unità d'Italia ci sono otto milioni di poveri. Questa Italia è fallita. Non c'è ancora in vista un commissario liquidatore del livello di Giorgio Ambrosoli. Tutti coloro che hanno cercato di far quadrare i conti economici e politici sono stati emarginati o uccisi. Se fate un gioco, il gioco del vivo e del morto, appare tutto chiaro. Andreotti vivo, Moro morto. Gelli vivo, Ambrosoli morto. Provenzano vivo, Borsellino morto. Potrei andare avanti per ore. Ci vorrebbe un Altare della Patria per i caduti civili, un Pantheon con i nomi di diecimila vittime. Quest'Italia che dedica strade al ladro Craxi, senza democrazia partecipata, con l'espropriazione del voto di preferenza e di mille altre oscenità sociali, si sta decomponendo. Quando i soldi finiranno, o meglio, quando saranno costretti a annunciare che i soldi sono finiti, allora inizierà il ballo. Nessuno può dire che tipo di ballo sarà. Secessionista, peronista, federalista, pre unitario, fascista. Una danza a cui dobbiamo partecipare, non assistere. Dopo l'estate lancerò le Liste regionali a Cinque Stelle per le elezioni del 2010. In autunno nascerà un nuovo Movimento di Liberazione Nazionale, un soggetto politico a Cinque Stelle espressione dei cittadini. Un esempio di democrazia diretta. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

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