martedì 11 agosto 2009

Storie di migranti

Un governo di centro destra, un "governo del fare" (come considera se stesso), uno che sbandiera come valore fondamentale la famiglia, possibile che consideri i migranti solo dei numeri?

Riporto una storia del poliambulatorio di Palermo che Emergency ha avviato nel 2006. Dietro quei numeri, il numero dei migranti, si nascondono anche storie come questa, storie di un'umanità che i nostri governanti nascondono ai propri occhi giornalmente, ma che noi italiani non possiamo fingere di non conoscere.


"D., 45 anni e' africana, ha un permesso di soggiorno per lavoro e vive con suo marito A. in Italia da quasi dieci anni.

Sono pazienti del Poliambulatorio di Emergency a Palermo, li vediamo quasi tutte le settimane perche' A. e' sottoposto dai nostri cardiologi a uno strettissimo follow-up per ipertensione arteriosa con insufficienza renale severa.
Poco prima di conoscerci, A. aveva perso il lavoro - e quindi il permesso di soggiorno - a causa dei suoi problemi di salute, e attualmente non e' neppure in grado di badare a se stesso.

D. si divide tra il lavoro e l'assistenza al marito, di se stessa non si e' mai preoccupata.
Tempo fa, i nostri ginecologi le hanno riscontrato un enorme fibroma uterino, da asportare con una certa urgenza, ma ogni volta che si è parlato di intervenire, D. si è rifiutata.
Quando all'inizio di quest'anno la sua situazione si e' aggravata, alla fine ci ha confidato che il datore di lavoro l'aveva informata che non l'avrebbe pagata se si fosse assentata per l'operazione. Se avesse perso il lavoro, anche il rinnovo del permesso di soggiorno sarebbe stato impossibile.
Inoltre A., senza il suo aiuto, non e' in grado di assumere la terapia complessa cui e' sottoposto, nè di provvedere ad alimentarsi considerato il regime dietetico speciale cui e' sottoposto.
Con un po' di fatica, l'abbiamo convinta ad accettare il nostro aiuto: S., una delle nostre infermiere volontarie, ha organizzato insieme al marito ginecologo l'intervento nell'ospedale dove lavorano, i volontari si sono organizzati in turni
per andare da A. a somministragli la terapia, cucinare pasti speciali e accompagnarlo in ambulatorio per i controlli medici, altri hanno provveduto a
pagare l'affitto di casa per quel mese.
Il fibroma di D. pesava 4,6 kg."

1 commento:

Nadia ha detto...

Naufragi

Nei canali di Otranto e Sicilia
migratori senz’ali, contadini di Africa e di oriente
affogano nel cavo delle onde.

Un viaggio su dieci s’impiglia sul fondo,
il pacco dei semi si sparge nel solco
scavato dall’ancora e non dall’aratro.

La terraferma Italia è terrachiusa.

Li lasciamo annegare per negare.

(Erri De Luca, Opera sull’acqua e altre poesie, 2002)