lunedì 7 dicembre 2009

Io c'ero


Io sabato c'ero. Sono stato al No B. Day. Ho camminato insieme a centinaia di migliaia di persone in un corteo che a Roma da piazza della Repubblica si è portato a piazza S. Giovanni. È stata una esperienza bellissima. Ho incontrato un'umanità fantastica. Tanti, tantissimi i giovanissimi. Molto creativi gli slogan. Massima è stata la civiltà dimostrata. Mia madre aveva paura che venissimo caricati dalla polizia. Ho visto pochissime pattuglie, solo alcuni della digos mescolati tra la gente. Personaggi che ti fissano con fare sospetto. Che schifo dev'essere fare i servi di un regime ignorante. Mia madre temeva che le forze dell'ordine si scagliassero contro dei cittadini inoffensivi dimostranti. In che paese viviamo se una madre deve avere paura delle forze dell'ordine? In che Stato siamo? Bene, tutti quelli che sono scesi in piazza sabato sanno perfettamente in che Stato viviamo. Abbiamo fatto bene a muoverci, a diventare testimoni di quello che l'Italia è diventata o forse semplicemnete di quello che l'Italiaè. Perché l'Italia non è diventata così, forse lo è sempre stata. Provate a parlare con quelli che sostengono questo governo e vedrete che loro e i loro padri e madri non sono cambiati negli ultimi 15 anni. È proprio questo il problema. Non siamo cresciuti come popolo. Ma sabato in piazza c'era un popolo che ha voglia di crescere e lo ha gridato forte. Come altre volte l'intervento di Salvatore Borsellino è stato per me il più toccante. Ero lì anche per sentire quel "profumo di libertà" di cui parla sempre lui in queste occasioni. Ero lì per sentire quella vibrazione che nasce dall'emozione nel sentire Borsellino gridare "resistenza resistenza"!!! A fine serata ho stretto la mano a Borsellino e l'ho ringraziato a nome di tutti noi.

Ascoltate le sue parole dal palco. In particolare gli ultimi momenti del secondo video. Quel grido deve rimbombare nelle viscere di ogni cittadino onesto!




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