lunedì 19 gennaio 2009

Andreotti, no grazie

Quanti sono gli uomini politici che stanno dando un cattivo esempio alla comunità italiana?

Quali sono i principi che animano molte di quelle persone che con la carica pubblica che ricoprono sono continuamente sotto i riflettori dei media e per questo possono rappresentare un esempio alla massa che li osserva e li ascolta?

Quale esempio dà un Berlusconi che dice di non voler partecipare alla cerimonia di insediamento di Obama, perché lui è un protagonista e non una comparsa? Quale alto principio muove una esternazione di questo tipo? Perché deve essere così importante far vedere che si è felici SOLO dei propri successi? In che mondo vogliono farci vivere questi fanatici del potere? Quante generazioni stanno rovinando queste persone che guidano il nostro paese? Non è solo una questione sociale, non è solo una questione morale (importantissima), sta diventando una questione culturale, cioè una cosa invasiva e pervasiva.

Andreotti ha festeggiato ipropri 90 anni anche nello studio di Vespa. Sul sito IdV Giuseppe Giulietti ne dà un resoconto che potete leggere QUI. Uno dei passi fondamentali del post è il seguente:

"Nè al conduttore, nè agli altri ospiti è venuto in mente di ricordare che sia la Corte d’appello sia la Cassazione hanno scritto pagine inquietanti sul rapporto tra mafia e poltica e sullo stesso Andreotti. Nessuno ha ricordato che il presidente Andreotti medesimo ha ritenuto di avvalersi della prescrizione per alcuni dei reati contestati, a nessuno è venuto in mente che in qualsiasi altro paese la descrizione dei rapporti tra poltica e mafia, prima del 1980, avrebbero assunto il sapore di una pietra tombale sulla futura attività politica."

Di seguito invece un post di IdVdi Felice Belisario sempre sul caso Andreotti:

Dal sito di IdV

Chi sia Giulio Andreotti non è un mistero per nessuno, basta aprire Wikipedia per farsi un’idea sul suo passato politico e sulle sue discutibili relazioni.

Se il Gruppo al Senato dell’Italia dei Valori non era ieri (14 gennaio 2009) in Aula per festeggiare i 90 anni del Sen. Andreotti non è stato casuale, e non è stato certamente solo per una riunione interna, che pure c'è stata, come minimizzano i giornali (leggi trafiletto).

Noi non c'eravamo perché non volevamo esserci, perché per noi Giulio Andreotti non è il modello di uomo politico da cui vorremmo fossero rappresentati i cittadini italiani.

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