Buon anno a tutti!
È un Nuovo anno, ma i temi sono sempre quelli, ricominciamo con un post sulla Giustizia. Tema molto scottante da quando il giustizialismo non colpisce solo il PdL "ma anche" il PD!
Ma prima di questo, un piccolo commento sul discorso di fine anno del Capo dello Stato. Napolitano ha perso un'altra occasione per dimostrare che lui, sì, è al di sopra delle parti come previsto dalla Costituzione.
La legge chiamata Lodo Alfano prevede al Comma 2 che "l’imputato o il suo difensore munito di procura speciale può rinunciare in ogni momento alla sospensione [dei processi penali anche per fatti antecedenti l’assunzione della carica o della funzione]". Napolitano non ha bisogno di questa immunità, che non ha eguali nel mondo. Avrebbe potuto salutare il nuovo anno riportando la sua persona al livello di un comune mortale al quale è stato dato un incarico di grandissimo prestigio. Si sarebbe potuto sottrarre al gioco sporco della politica mafiosetta che invade ogni spazio della "civiltà" italiana. Ma questa sarebbe fantapolitica...a voi l'articolo di Travaglio:
Portateli via
da Zorro, l'Unità, 4 gennaio 2008
di Marco Travaglio
Ma perché gli esponenti del Pd, assediati dal partito dell’inciucio capitanato dal Corriere, non si prendono una vacanza dalle esternazioni sulla mitica “riforma della giustizia” e non cominciano a pensare prima di parlare? Fino a una settimana fa era urgentissimo separare le carriere, o almeno le funzioni (già separate due anni fa dalla porcata Castelli-Mastella, ma nessuno se lo ricorda), perché i giudici sarebbero appiattiti sui pm, che otterrebbero tutti gli arresti che vogliono. Ora che gip e Riesami scarcerano qualcuno contro il parere delle Procure, diventa uno scandalo che i giudici dissentano dai pm. Ma che diavolo vuole questa gente? Ma di che parla? Il primo che dà aria alla bocca innesca il “dialogo sulle riforme”. Il Pd Mantini delira: “Non possiamo sopportare che un avviso di garanzia possa eliminare politicamente, a volte fisicamente, un cittadino”. Benissimo, che si fa: si abolisce l’avviso di garanzia? Il Pd Tenaglia butta lì: “Affidiamo gli arresti a tre gip anzichè a uno”. Entusiasmo generale. Peccato che metà dei tribunali (70 su 166) abbiano pochissimi giudici: siccome lo stesso giudice non può pronunciarsi due volte sullo stesso arresto, se la prima decisione la prendono in tre, non se ne troveranno altri tre per fare il Riesame. Allora la Bongiorno propone di “rendere meno rigide le incompatibilità dei giudici”. Fantastico: così lo stesso giudice esaminerà il ricorso su un arresto disposto da lui. Ma cos’è diventato il Parlamento? Una comunità di recupero? Un repartino psichiatrico? Nel qual caso, quando arriva l’ambulanza?
È un Nuovo anno, ma i temi sono sempre quelli, ricominciamo con un post sulla Giustizia. Tema molto scottante da quando il giustizialismo non colpisce solo il PdL "ma anche" il PD!
Ma prima di questo, un piccolo commento sul discorso di fine anno del Capo dello Stato. Napolitano ha perso un'altra occasione per dimostrare che lui, sì, è al di sopra delle parti come previsto dalla Costituzione.
La legge chiamata Lodo Alfano prevede al Comma 2 che "l’imputato o il suo difensore munito di procura speciale può rinunciare in ogni momento alla sospensione [dei processi penali anche per fatti antecedenti l’assunzione della carica o della funzione]". Napolitano non ha bisogno di questa immunità, che non ha eguali nel mondo. Avrebbe potuto salutare il nuovo anno riportando la sua persona al livello di un comune mortale al quale è stato dato un incarico di grandissimo prestigio. Si sarebbe potuto sottrarre al gioco sporco della politica mafiosetta che invade ogni spazio della "civiltà" italiana. Ma questa sarebbe fantapolitica...a voi l'articolo di Travaglio:
Portateli via
da Zorro, l'Unità, 4 gennaio 2008
di Marco Travaglio
Ma perché gli esponenti del Pd, assediati dal partito dell’inciucio capitanato dal Corriere, non si prendono una vacanza dalle esternazioni sulla mitica “riforma della giustizia” e non cominciano a pensare prima di parlare? Fino a una settimana fa era urgentissimo separare le carriere, o almeno le funzioni (già separate due anni fa dalla porcata Castelli-Mastella, ma nessuno se lo ricorda), perché i giudici sarebbero appiattiti sui pm, che otterrebbero tutti gli arresti che vogliono. Ora che gip e Riesami scarcerano qualcuno contro il parere delle Procure, diventa uno scandalo che i giudici dissentano dai pm. Ma che diavolo vuole questa gente? Ma di che parla? Il primo che dà aria alla bocca innesca il “dialogo sulle riforme”. Il Pd Mantini delira: “Non possiamo sopportare che un avviso di garanzia possa eliminare politicamente, a volte fisicamente, un cittadino”. Benissimo, che si fa: si abolisce l’avviso di garanzia? Il Pd Tenaglia butta lì: “Affidiamo gli arresti a tre gip anzichè a uno”. Entusiasmo generale. Peccato che metà dei tribunali (70 su 166) abbiano pochissimi giudici: siccome lo stesso giudice non può pronunciarsi due volte sullo stesso arresto, se la prima decisione la prendono in tre, non se ne troveranno altri tre per fare il Riesame. Allora la Bongiorno propone di “rendere meno rigide le incompatibilità dei giudici”. Fantastico: così lo stesso giudice esaminerà il ricorso su un arresto disposto da lui. Ma cos’è diventato il Parlamento? Una comunità di recupero? Un repartino psichiatrico? Nel qual caso, quando arriva l’ambulanza?
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