giovedì 22 gennaio 2009

Caso De Magistris

Come voi sapete il caso De Magistris è legato alla nuova Tangentopoli che la politica sta cercando di bloccare.

Trovate un'analisi dettagliata della situazione in un articolo di Felice Lima (Giudice del Tribunale di Catania) pubblicato su MicroMega col titolo: "Il C.S.M. da garante a carnefice dell’indipendenza dei magistrati".

Qui alcuni passi tratti dall'articolo:

"Un'attenta analisi delle vicende di Catanzaro e Salerno mostra come giustizia e indipendenza della magistratura siano oggi vulnerate proprio da coloro che si spacciano per i suoi tutori. Quanto sperimentato contro De Magistris, Apicella, Nuzzi e Verasani è l’espropriazione e il blocco di legittime attività di indagine, la copertura di gravi e diffuse illegalità sulle quali viene impedito di far luce.

[...]

"Da ultimo, il Consiglio Superiore della Magistratura, seguendo in ciò un percorso già inaugurato dal precedente Ministro della Giustizia e seguito ora anche da quello attuale, sta interferendo con il merito di un procedimento pendente nella Procura della Repubblica Salerno, dando una spallata definitiva al principio costituzionale della separazione dei poteri.

L’autorità amministrativa, infatti, (il C.S.M., appunto) condiziona il corso di un procedimento penale, arbitrandosi contro la legge di valutarne negativamente il merito.

Abbiamo così il caso di un decreto di sequestro che viene confermato (il 9 gennaio 2009) dal competente Tribunale del riesame, che ne sancisce la legittimità, e che contemporaneamente viene addotto dal Procuratore Generale della Cassazione, dal C.S.M. e dal Ministro (più volte sollecitato a intervenire da membri del C.S.M. e dai vertici di una Associazione Nazionale Magistrati il cui ruolo si fa sempre più oscuro) quale atto disciplinarmente censurabile, sulla base del quale fondare sanzioni e addirittura il trasferimento dei magistrati che lo hanno adottato. Fino all’assurdo della richiesta del Ministro della Giustizia di sospensione del Procuratore Apicella dallo stipendio e dalle funzioni.

Sarebbe la prima volta nella storia della nostra martoriata Repubblica che un atto giudiziario del tutto legittimo viene usato come strumento di persecuzione dei magistrati che lo hanno adottato proprio dall’organo che ne dovrebbe garantire l’indipendenza.

L’altra particolarità dei casi qui in discussione sta nel fatto che la Procura Generale della Cassazione, il C.S.M., il Ministro della Giustizia e addirittura l’A.N.M. operano in tale preoccupante accordo da essere addirittura i vertici dell’A.N.M. e il Presidente della Prima Commissione del C.S.M. ad auspicare e sollecitare pubblicamente con interventi sugli organi di informazione l’azione del Procuratore Generale e del Ministro.

Il tutto avviene, poi, in un contesto di disinformazione dovuto in parte a scarsa professionalità dei giornalisti, in parte, purtroppo, a vero e proprio doloso depistaggio".



L'intervento di Travaglio ad AnnoZero del 15 gennaio scorso:

Nessun commento: