lunedì 1 giugno 2009

Il 10 giugno il Bepun in Parlamento! Fuori i delinquenti!

Beppe Grillo il 10 giugno andrà in Parlamento a discutere la legge di iniziativa popolare di cui lui è promotore, avendo nel 2007 al primo V-Day raccolto 350.000 firme. Tre saranno i punti che presenterà al Parlamento:
1) via i condannati definitivi (anche "solo" in primo grado) dal parlamento.
2) dopo 2 legislature (10 anni) un "politico" deve tornare a fare il proprio lavoro, la politica non è un mestiere a vita
3) ridateci le preferenze, che così forse si evita di eleggere in massa veline, puttanieri e delinquenti. Forse. Vista la decadenza morale delle famiglie italiane...

A voi il post originale di Grillo:

Carlo Vizzini mi ha convocato il 10 giugno per illustrare le tre leggi di iniziativa popolare: "Parlamento Pulito". Lo farò in Commissione Affari Costituzionali. Io non mollo, voi non mollate e quasi due anni dopo la raccolta di 350.000 firme è stato fatto un passo avanti. Sarà un discorso semplice: i condannati vanno espulsi dal Parlamento, chi è stato eletto per due legislature non può essere rieletto, i cittadini devono poter scegliere il loro candidato. E' prevista la diretta televisiva se non si rivolgono al Garante della Privacy per non essere ripresi. Il passo successivo è la presentazione della legge in Senato.
Il numero di condannati è aumentato dall'inizio della legislatura. Erano 18 e ora sono 20. Ho perso il conto degli indagati, dei prescritti, dei condannati in primo e secondo grado. Il Parlamento è l'ultima risorsa per non finire in galera. Il Lodo Alfano ha salvato lo psiconano da una condanna per corruzione. Altri, come Cuffaro e Dell'Utri, 14 anni in due in primo grado, sono parlamentari per meriti processuali. Altri ancora, come D'Alema, si avvalgono dello scudo spaziale del Parlamento italiano e europeo per non farsi interrogare dalla Forleo.
Se mettete una mela marcia in un cesto, col tempo tutte le mele marciranno. Gli onesti in questo Parlamento sono espulsi o emarginati. I cesti della Camera e del Senato sono pieni di mele marce, è difficile non farsi contaminare. Il verme cammina comprandoti con i soldi o con l'intimidazione. Sette persone hanno nominato 993 deputati e senatori. Ogni segretario di partito ha fatto la sua lista chiusa di fedelissimi, avvocati, leccaculo e mignotte. Il Parlamento è illegale, incostituzionale, immorale. Le mele marce hanno infettato il Paese. Lo hanno ipnotizzato con l'informazione.
L'occupazione crolla e i morti sul lavoro sono 3/5 al giorno e chi è alla guida del Paese giura che non avuto un rapporto piccante con una minorenne, sequestra le foto di ragazze in topless e del premier ceco Topolanek nudo ospiti nella sua Villa. Offre crociere ai terremotati. Attacca la magistratura, la Gandus. E, non contento, inquina l'Europa con i candidati Mastella, indagato, e Pomicino, condannato in via definitiva. La moglie di Blair ha confessato che il marito era terrorizzato di farsi fotografare vicino al nano bandanato. Temeva di perdere la reputazione.
Il tanfo dei nostri parlamentari è sempre più forte e in Europa cominciano a prendere le contromisure. Quotidiani come il Financial Times, El Pais o Le Figaro descrivono un'Italia fuori controllo, pericolosa. La Germania ha scelto Magna. Le nostre mafie sono un attentato per l'Europa. Le uniche grandi imprese che si sono affermate fuori dai confini nazionali. Da noi crescono, sono allevate con cura. Con leggi ad mafiam e con miliardi di contributi europei. Un mostro si aggira per l'Europa, si chiama Italia. E' contagioso. Il focolaio sta a Roma, dentro al Parlamento. Fischia il vento, urla la bufera. Non so perchè lo dico, ma me lo sento addosso. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

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