Diciamo basta! E diciamolo in tanti!
Da domani, per ora solo in Italia (le sedi all'estero stanno aspettando i moduli vidimati dal ministero), si potrà partecipare a questa grande azione democratica che è la raccolta di firme per ottenere il quorum per il referendum. Da domani i cittadini sono chiamati a mobilitarsi in modo del tutto civile a fare una cosa importante. La richiesta di un referendum per abrogare una legge praticamente imposta al parlamento dal primo ministro Berlusconi sarà segno ineludibile che molti italiani dicono basta! Non a Berlusconi come primo ministro (come sostengono le teorie superficiali e populiste dell'antiberlusconismo), ma basta ad un pensiero ormai diffuso in ambiente politico e non. Cioè basta con l'assecondare le piccole o grandi azioni di illegalità con la scusa che così fan tutti, che se ne prendi uno allora devi prendere anche tutti gli altri, che questo è l'unico modo per fare qualcosa in politica, che in un paese di furbi si è scemi a porre l'accento sulla violazione invece di approfittarne a propria volta. Basta! Lo diciamo soprattutto noi da qui, da una Germania che è avanti anni luce in fatto di legalità. Basta col tacciare questa nostra posizione come "giustizialista" (con quel suffisso in "ista" che già linguisticamente ha un connotato negativo) NOI SIAMO PER LA LEGALITÀ. Bello sarebbe poter credere che in l'Italia valga il motto Liberté, Égalité, Fraternité. Noi purtroppo siamo ancora allo stadio: Liberté, LÉGALITÉ, Fraternité.
Égalité vuol dire: "siamo tutti uguali, non c'è distinzione, la legge vale per tutti!" In Italia non è così. Allora il motto così com'è in italia non vale e va sostituito con la variante meno forte con la parola légalité al posto di égalité, perché se non c'è Légalité non ci può essere Égalité. Come possiamo parlare di legalità in un paese in cui per salvare il premier (e suo fratello, ma non sono certo gli unici beneficiari) si è depenalizzato il falso in bilancio per esempio. I due processi All Iberian/2 e Sme-Ariosto/2 - recano la formula “il fatto non è più previsto dalla legge come reato”. Il bilancio o è falso o non è falso. Non è che si è illegali se si fanno certe cose, ma se le fa il primo ministro allora non si è più illegali e quindi va cambiata la legge! Berlusconi è solo un ottimo esempio per parlare della percezione di legalità da parte dell'italiano.
Chi firma questo referendum vuole dire: "per me la legalità è al primo posto così come lo è la libertà".
PS: da domani si potrà firmare in Italia. Per le sedi all'estero vi terremo informati, ma a breve si darà il via!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento