sabato 20 marzo 2010

Busi fuori dalla Rai

Dal sito di Franca Rame un articolo di Roberto Brunelli sull'espulsione di Aldo Busi dall'Isola dei Famosi.

ALDO BUSI CACCIATO DALLA RAI: CHI TOCCA IL PAPA E' UNA STREGA DA BRUCIARE SUL ROGO

L’esercito degli sdegnati ha i forconi pronti: oggi la strega da bruciare si chiama Aldo Busi. Orrore, raccapriccio, disonore: lo scrittore è stato cacciato a divinis da tutti i programmi Rai. La vera colpa non è aver attaccato il Papa in prime time davanti a milioni di spettatori («Sono gli omofobi i veri pervertiti da curare, siano politici e preti. L’omofobo è un omosessuale represso» ha detto, tirando in ballo Ratzinger alla fine di una sparata furibonda in cui lo scrittore ha annunciato l’abbandono dall’Isola dei famosi, Rai2). L’imperdonabile è aver fatto sbriciolare (per una sera, per un giorno soltanto? Non importa) la fortezza del reality show. Doppio paradosso italiano: nei giorni dell’apocalisse dell’informazione - ossia dei talk show chiusi per volere del Re - la televisione va in tilt in quella parte del campo di cui il Re medesimo è campione assoluto. Peccato mortale numero uno: «Quando parlo di politica e letteratura, i cameramen se la danno a gambe levate. Il filtro è tale che mi sono prestato ad una pantomima di me e dell’intellettuale». Così disse il Busi furioso in collegamento dall’isola nicaraguense dove dinnanzi a centinaia telecamere piombate su un manipolo di pseudo o ex famosi che «fanno le marionette» e dinnanzi ad una Simona Ventura mai vista così sgomenta e vacillante.

«Non condivido una sola parola di quello che ha detto», ulula lei terrorizzata, non si sa se per paura delle ire d’Oltretevere o perché in un secondo le si è rotto il giocattolo. Ma l’autore di Sodomie in corpo non si ferma. Certo, l’occhio è roteante, ma le parole rimbombano lucide come non si è sentito mai sull’isola dei cosiddetti naufraghi: «La mia pantomima della cultura è durata fin troppo. Da un momento all’altro questa telecamere diventerà buia e io sparirò. Non adduco pretesti di salute, anche se un’infezione ce l’ho. Senza di me, che ho fatto il capro espiatorio, potranno scagliarsi l’uno contro l’altro. E vedremo la vera ipocrisia: i naufraghi sono tutti qua perché non hanno un cazzo da fare. Sono marionette di se stessi». E ancora: «La forma è il linguaggio. La mia sostanza sta nella forma. Il fatto che la mia forma sia sbagliata per lei, Ventura, e per la maggior parte degli italiani vuol dire che io la forma non la cambio. Questa nazione è indietreggiata di quindici anni anche per colpa vostra. Voi dovete essere ricoverati. Non c’è più cultura. Il paese è morto».

Tanto bastò. Il fatto è che nell’ultracolorato paradiso della tv-trash - in questo caso Isola dei famosi - è vietato anche solo sussurrare il nome del pontefice, è ovviamente peccato mortale accostare l’idea dell’omosessualità alla figura del santo padre, ma sono un tabù incrollabile anche la politica e tutto quello che non sia conforme alla geometria del nulla di cui si nutre il reality show e la mistica del televoto che la sottintende. In un colpo solo Busi Aldo, nato forse non per caso nel 1948 a Montechiari (Brescia) del reality è diventato un efficacissimo killer, perché il delitto avviene lì, in diretta: «Il mio mandato è esaurito. Non c’è più racconto. Temo che, se restassi, finirei per vincere. Ho partecipato per una rassegnata e decadente malinconia. Voglio dare l’esempio dell’anziano che si mette da parte. Sarebbe umiliante per me vincere questa piccola corsettina».

Per uccidere il reality le sue armi sono la politica e pure l’etica. Governo: «Io pago le tasse e sono orgoglioso di farlo. A cosa è servito Berlusconi, se non fanno questa legge delle aliquote al 23 e al 33%?». Opposizione: «Il Pd è inesistente. Finché la sinistra sarà clericale sarà solo una brutta copia della destra». L’ipocrisia omofoba: «Si finisce tutti single, prima o poi, e io voglio dire che il figlio adottato ritorna dall’uno o dall’altro. Perché io single non posso adottare un bambino o una bamina?». Certo, la domanda è: e tu perché sei finito lì? Avrà tempo per rispondere. Intanto parlano i giganti del pensiero che dirigono la Rai. «Il direttore di Rai2, Massimo Liofredi, sentito il direttore generale Mauro Masi, ha ravvisato nel comportamento di Busi palesi e gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali. Pertanto, verrà escluso dalla partecipazione alle prossime puntate dell’Isola dei famosi e dalle altre trasmissioni della Rai». Prima di loro si sono espressi il destrissimo Storace, Butti e Saltamartini del Pdl, Cesa dell’Udc, in più il Codacons e il Moige. Come avevamo detto? L’esercito degli sdegnati.

di Roberto Brunelli

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