Riporto un passaggio di un intervento di Antonio Tabucchi a MicroMega, che potete sentire QUA.
Anche Tabucchi come Di Pietro difende la Costituzione chiedendo spiegazioni a Napolitano. Tabucchi si avvicina alla richiesta di impeachment di Di Pietro dicendo che nessuno obbliga Napolitano a rimanere al Quirinale. La firma del decreto salva-liste è un altro passo dello smantellamento della Costituzione operato dalle forze politiche legate alla figura del Cavaliere, sulla quale ormai troppi dubbi pendono. Tra questi anche quelli che lo vedrebbero implicato con le scelte della Mafia contro lo Stato.
“Un'altra legge vergogna. Ritengo responsabile in prima persona Giorgio Napolitano. Per gli esegeti del regime non poteva non firmare. Invece poteva, bastava che volesse. Le leggi razziali nel '38 non le firmò Mussolini, ma Vittorio Emanuele III. Nelle vere democrazie l'operato del Presidente della Repubblica è sottoposto alle giuste critiche dell'opinione pubblica, ma in Italia non si può, è lesa maestà. Napolitano, questa volta in maniera flagrante, ha rotto i patti con gli italiani. Oggi, con questa legge illegale e totalitaria, quando ci dice che, fra le regole della legge e il dover impedire ai cittadini di votare una lista, lui sceglie di rompere le regole perchè sono una forma, ebbene io rispondo che tutte le leggi che abbiamo sono una forma, anche la Costitituzione è una forma perche è fatta di regole. E se si rompono le regole della Costituzione si rompe la Costituzione. In questo momento storico Napolitano non è garante della mia Costituzione, mi pare si sia fatto garante di Berlusconi. Se Napolitano non capisce che deve prima di tutto difendere la Costituzione con le sue forme, nessuno lo obbliga a stare al Quirinale: è un dovere e questo dovere richiede molta, molta attenzione, perchè ormai in Italia la Costituzione è stata divorata”.
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