giovedì 20 novembre 2008

Classi fuori dalle classi

Il 20 Novembre è la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, che celebra la data in cui la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia venne approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Era il 20 novembre 1989; la data coincide con un duplice anniversario: la dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1789) e la Dichiarazione dei Diritti del Bambino (1959).


Il premier Silvio Berlusconi loda il provvedimento delle 'classi ponte' per i bambini stranieri che non parlano l'italiano.

Nel corso della giornata per l'infanzia, il primo ministro Silvio Berlusconi loda il provvedimento delle "classi ponte" per i bambini stranieri che non parlano l'italiano. "Non credo che ci sia nessuna discriminazione, ma che sia una cosa logica e doverosa a vantaggio dei bambini e delle maestre. Sono fatte per dedicare più tempo all'insegnamento dell'italiano" ha dichiarato il premier partecipando ad un convegno. "L'insufficiente conoscenza della lingua italiana fa si che l'insufficienza dei bambini stranieri sia tripla rispetto a quella italiana" ha poi proseguito Berlusconi, senza però citare la fonte dei suoi dati. Il commento del capo del governo ha ovviamente suscitato un ampio dibattito politico a seconda degli schieramenti. Da segnalare però l'opinione dell'assessore alle politiche sociali di Milano, Mariolina Moioli, di centro destra, che pur dicendosi d'accordo con il provvedimento, lo ha giudicato irrealizzabile.Una forte critica arriva invece da Famiglia Cristiana, che bolla le classi ponte come "classi ghetto". "Sappiamo per esperienza - scrivono i giornalisti del priodico cattolico - che l'italiano, come tutte le lingue, si impara prima se mettiamo i ragazzi stranieri a contatto con gli italiani il prima possibile: separando, l'apprendimento linguistico rallenta. Per i bambini è questione di pochi mesi". Per questo il giornale propone "l'unione al posto della separazione".

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