sabato 22 novembre 2008

Manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne


Tratto da Libere e travolgenti

Il corpo delle donne continua ad essere il veicolo di politiche securitarie, approvate a colpi di decreti, come il pacchetto sicurezza che individua nell’immigrato l’unico colpevole delle violenze, o come il D.d.L. Carfagna che, criminalizzando le prostitute, controlla e gestisce i comportamenti e i modi di esistenza di tutte le donne. La presunta vulnerabilità delle donne diventa un espediente per giustificare tutte le misure di controllo, dalla militarizzazione delle strade alla criminalizzazione dei migranti.

Vogliamo un welfare che consenta l’indipendenza delle donne.

Vogliamo un consultorio in tutte le scuole e le università, così come un’educazione che parli di sessualità sin dalle scuole elementari.

Non vogliamo pagare noi la crisi, non vogliamo rispondere all’appello al sacrificio, non vogliamo delegare a nessuno le decisioni sul nostro presente e sul nostro futuro, non vogliamo subire un controllo sempre più pervasivo.

Riteniamo fondamentale portare questo dibattito nelle università in mobilitazione, farlo vivere nella proposta di autoriforma e declinarlo nelle rivendicazioni del movimento .


Il 22 novembre, alla manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne, vogliamo costruire uno spezzone nazionale come studentesse, ricercatrici e dottorande che porti la forza e la determinazione dell’onda.


Non sarà un punto di arrivo, ma un momento di denuncia e di reazione sulla violenza contro le donne.

Saremo onda ancora una volta: riprenderemo i nostri spazi invaderemo e bloccheremo la città .
Perché non saranno i nostri corpi nè i nostri desideri a pagare la crisi!

Donne in onda della Sapienza in mobilitazione

Nessun commento: