venerdì 21 novembre 2008
I Dalemiani nel PD
Da "Il furbetto del pizzino" di Gianni Barbacetto, da societacivile.it
È l'uomo più vicino a Massimo D'Alema. È stato uno dei protagonisti della stagione dei furbetti del quartierino, in strettissimo contatto con Massimo D'Alema e Giovanni Consorte durante la scalata di Unipol a Bnl. Ha commesso reati, in quell'estate del 2005, come ipotizzano i magistrati di Milano? Non lo sapremo mai, perché il Parlamento non ha concesso ai giudici la possibilità di utilizzare le sue telefonate dell'epoca a Consorte e agli altri furbetti. Nel novembre 2008 ha mostrato in tv il suo vero volto: a Omnibus, su La 7, ha passato un "pizzino" al parlamentare del Pdl Italo Bocchino, per suggerirgli un argomento contro Massimo Donadi dell'Italia dei valori, che accusava il centrodestra di aver impedito l'elezione di Leoluca Orlando alla Commissione di vigilanza Rai, sostituito con Riccardo Villari. Su un pezzo di carta strappato dal giornale Latorre scrive a Bocchino: «Io non lo posso dire. E la Corte Costituzionale? E Pecorella?».
Il ritratto di Nicola Latorre, tratto da "Compagni che sbagliano" (Il Saggiatore 2007) lo potete leggere nell'articolo originale, qui uno stralcio:
"Nicola Latorre è uno dei parlamentari più intervistati da giornali e tv. Per il suo ruolo ufficiale in Senato (è stato vicepresidente del gruppo Ds). Ma anche e soprattutto per il suo ruolo informale: è considerato «molto vicino» a Massimo D'Alema; è supposto essere il suo portavoce, o almeno il «segnalatore di clima» del gruppo dalemiano. Insieme a Giuseppe Caldarola e Antonio Polito fa farte di un trio sempre pronto a portare il soccorso rosso (o rosa) a Berlusconi."
Guarda il video:
Ed ecco la rivelazione del pizzino su Repubblica TV:
http://tv.repubblica.it/copertina/ecco-il-pizzino-latorre-bocchino/26481?video
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