sabato 22 novembre 2008

Prove tecniche di fascismo


Roma, 21 novembre 2008 - Oggi alla Sapienza si è tenuta la conferenza stampa per parlare e comunicare con tutti in merito alla gravissima vicenda delle denunce, che sono arrivate in queste ore, ai danni di 15 studenti dell'università per i fatti di piazza Navona. L'ipotesi della magistratura - tutta da verificare visto che molte persone denunciate neppure erano presenti nella piazza durante i fatti - è che questi studenti sono passibili di un'accusa per lesioni, rissa e adunata sediziosa. Queste denunce non parlano di quello che è realmente accaduto in piazza Navona. L'unica adunata sediziosa che si è tenuta il 29 ottobre è quella di un gruppo di neofascisti armati di tutto punto e mililtarmente organizzati che entrano in una piazza -in cui si stava tenendo una manifestazione, questa si autorizzata e pacifica, contro l'approvazione del decreto Gelmini - per aggredire indiscriminatamente gli studenti medi e universitari. Anche l'accusa di rissa oltre a non corrispondere ad una verità giuridica, risponde ad una precisa esigenza politica del Governo: quella di equiparare un gruppo sparuto di neofascisti alla potenza del movimento dell'onda. Continueremo a ribadire che quel giorno a piazza Navona non ci sono state due aggressioni simmetriche, non c'è stata una rissa, ma un'unica aggressione di un gruppo ben definito ai danni di tutti gli studenti. In questi giorni continueremo a dire che "noi non abbiamo paura" nè di affermare la qualità antifascista di questo movimento, nè di queste denunce. Noi non abbiamo paura di un Governo, che prova con queste accuse ad intimidirci, criminalizzarci e metterci all'angolo. Noi non abbiamo paura, e per questo continueremo a produrre momenti di conflitto e di protesta con l'intelligenza e la determinazione che ci ha caratterizzato fino ad ora.
Tratto da uniriot

Nessun commento: